Bendanaa

Bendanaa è una cittadina situata nella zona meridionale del Ciad (Tchad). 

Introduciamo questo progetto riportando alcuni dati sul Paese, aggiornati al 2014.
Superficie: 1.284.000 Kmq
Abitanti: 11.412.100
Densità: 9 abit./Kmq

Nel 2012 l’indice di sviluppo umano del PNUD (Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo) situa il Ciad al 184º posto sui 187 paesi classificati. Gli indicatori di sanità riflettono la situazione di povertà del paese (dati del 2001):

  • Tasso di natalità: 41,6 per mille;
  • Tasso di mortalità: 16,3 per mille;
  • Tasso di mortalità infantile (0-1 anno): 102 per mille;
  • Tasso di analfabetismo: 65%;
  • Speranza di vita alla nascita: 53 anni (51 per gli uomini e 54 per le donne).

Il Ciad è tra i cinque paesi più poveri del mondo, senza sbocco sul mare, bloccato a Nord dal deserto del Sahara e a Sud dalla foresta, le vie di comunicazione sono insufficienti e impervie. Il paese vive di agricoltura e allevamento di sussistenza, destinata al soddisfacimento del bisogno alimentare della famiglia e praticata con sistemi tradizionali.
In questo contesto i parroci di 3 Parrocchie del Paese hanno deciso di mettere in funzione a Bendanaa un centro di formazione per catechisti agricoltori e per le loro famiglie in modo che queste, una volta rientrate nei loro villaggi, possano funzionare da traino per un miglioramento delle condizioni di vita nei loro villaggi, dal punto di vista umano, sociale ed economico.
Il centro di formazione è destinato a coppie di sposi e alle loro rispettive famiglie che, con un percorso di due anni, giungono a maturare le necessarie competenze anche attraverso il discernimento spirituale, così da divenire veri testimoni e guide nelle loro comunità di origine.
In questo territorio, fatto di grandi spazi, poche città e diffuse comunità rurali, il ruolo del laico impegnato assume vera centralità per la custodia e la diffusione della fede. Questi giovani lasciano la loro casa e le loro poche cose, per poi ritornarvi arricchiti nella fede, oltre che nelle competenze, ma senza più mezzi materiali. Il nostro intervento è finalizzato pertanto al sostegno del centro di formazione di Bendana ed a garantire le condizioni minime di sussistenza per le famiglie una volta tornate alle Comunità.

Ruolo del catechista nella chiesa tchadiana
L’enorme estensione delle parrocchie tchadiane (spesso più grandi delle nostre diocesi), la scarsità di clero e la difficoltà delle comunicazioni, ha fatto sì che fossero i catechisti laici alla base del processo di evangelizzazione.
I compiti del catechista sono molteplici. Egli accoglie colui che chiede di entrare a far parte della Chiesa, lo iscrive nella lista dei Catecumeni, organizza gli incontri di Catechesi e lo prepara ai Sacramenti. Assiste i poveri e gli ammalati, cura il servizio domenicale della liturgia della Parola in assenza del Sacerdote ed è responsabile delle Celebrazioni Funebri.
I catechisti sono anche promotori di sviluppo: a loro il compito dell’alfabetizzazione, della formazione agraria, dell’educazione alla salute e igiene personale.

Il centro di formazione
La funzione del centro di formazione di Bendanaa è la preparazione dei catechisti e delle loro famiglie a questi compiti. Nel 2011 il centro è stato riaperto per iniziativa di 3 parroci grazie all’aiuto economico e direttivo di Padre Corrado Corti. Egli chiese l’intervento di una coppia nicese, i coniugi Orecchia, per una testimonianza in loco di vita famigliare e di formazione delle coppie.
Dal 2015 Padre Corti è stato destinato ad altre funzioni e la responsabilità del Centro è stata affidata al parroco di Bedjondo. I coniugi Orecchia continuano la loro presenza e collaborazione in loco attraverso 2 permanenze annuali al centro, operano nel nostro territorio per organizzare attività di raccolta fondi, appoggiati dal 2016 dal Projeto Corumbà Onlus, essendo la diocesi di appartenenza e le parrocchie limitrofe prive di mezzi economici.
La formazione dei catechisti si attua generalmente in 2 anni. Il catechista si trasferisce con la sua famiglia nel centro di formazione, che vive insieme ad altre famiglie in formazione, lavorando la terra che viene loro assegnata per il proprio sostentamento. Questo tempo lontano dal villaggio si dimostra un’esperienza importante per consolidare il rapporto di coppia, lontani dalle pressioni dei membri della famiglia allargata, che, se da un lato rappresentano una ricchezza per i profondi legami che si creano, dall’altro interferiscono sul rapporto di coppia, sull’autonomia e il sostentamento del nucleo famigliare.
Il programma prevede l’alternarsi di tempi di preghiera, di formazione pastorale, di formazione professionale sulle nuove tecniche agricole, oltre a percorsi specifici di formazione per donne e bambini, corsi di alfabetizzazione primaria, cucito, igiene personale, ecc.
Al termine la famiglia del catechista è mandata ufficialmente in missione: il catechista laico insieme alla sua famiglia, testimonianza viva, trasmette il messaggio cristiano nella sua cultura e tradizione.